Vorrei davvero che le campagne che incoraggiano le donne a scegliere l'allattamento al seno aggiungessero anche un altro messaggio: non pensate che sarà tutto semplice e senza ostacoli.
Non è facile allattare perché:
-I primi giorni fa male, non c'è niente da fare. I capezzoli non sono abituati ad essere massacrati dalle piccole e dure gengive del neonato quindi occorre davvero stringere i denti.
- In ospedale le ostetriche ti assistono e controllano la suzione del neonato, quindi se siete in difficoltà chiedete! La mancanza che io ho riscontrato è stata nel non controllare se effettivamente la mia bimba mangiava a sufficienza, loro partono dal presupposto che è normale che i primi giorni dal seno esca solo colostro in attesa dell'arrivo della montata lattea e quindi in quei giorni i neonati potrebbero mangiare meno.
- Psicologicamente non è facile. La mamma ha appena partorito, ha vari dolori fisici e sente il suo bimbo piangere per la fame. A questo punto si innesca un processo naturale: considerando che all'inizio il latte deve ancora arrivare questo pianto non si placa, la mamma si stanca e si stressa cercando di soddisfare il bisogno del bambino e allo stesso tempo è incoraggiata ad attaccare il bambino più spesso. E' proprio l'aumento della frequenza delle poppate e la necessità della mamma di rispondere alla fame del neonato che aiuta l'arrivo del latte. Capisco quindi che in ospedale non si vogliano dare le aggiunte con il biberon per incoraggiare il bambino ad attaccarsi al seno (per il bambino è più faticoso succhiare dal seno che dal biberon) però si dovrebbero valutare le singole situazioni e controllare che effettivamente l'allattamento non stia procedendo più a rilento e che il bimbo non stia patendo più fame di altri. Il mio consiglio è di chiedere e chiedere e ancora chiedere attenzioni al personale dell'ospedale. Tenete presente che il calo fisiologico normale del bimbo appena nato è di massimo il 10%.
- La montata lattea non è detto che si percepisca in modo così netto e chiaro.
- Le ragadi sono comuni. Fanno male ma si può continuare ad allattare anche se esce sangue. Il bambino non risente dell'ingestione del sangue materno, probabilmente in questo caso si noteranno nelle feci del neonato dei residui di sangue materno. Se si interrompe l'allattamento si può incorrere in ingorghi e mastiti quindi è meglio non interrompere l'allattamento. Per aiutarsi a sopportare il dolore io ho trovato conforto nei paracapezzoli ma per guarire occorre una crema apposta. Anche gli oli aiutano, sopratutto dopo la guarigione per prevenire che ritornino le ragadi e danno sollievo ai capezzoli irritati.
- Un ingorgo ossia un indurimento di una parte del seno può succedere durante l'allattamento. Per capirci toccando il seno si avvertono come delle cisti, dei noduli nel seno anche non piccoli che compaiono in poco tempo. In questo caso, per non peggiorare l'ingorgo e guarirlo vanno benissimo impacchi caldi ed è consigliabile aumentare la frequenza delle poppate.
Questi erano alcuni consigli e riflessioni nate dall'esperienza. Spero possano essere utili.
Nessun commento:
Posta un commento